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Il fregio di Nivola per l’Olivetti per la prima volta in 3D ad Orani

nivola
Showroon Olivetti in Fifth Avenue 564, New York.

“Nivola e New York. Dallo stabilimento dell’Olivetti alla Fifth Avenue” celebra dal 15 aprile al 15 luglio uno dei protagonisti della scultura e della grafica italiana del ‘900.

Costantino Nivola, con il suo fregio realizzato per lo showroom della Olivetti di New York, ha segnato l’inizio del successo transatlantico del Made in Italy. Il rapporto con la “Grande Mela” inizia nel 1939 quando fugge dall’Italia perché antifascista. Da allora in poi, collabora con i più grandi maestri del Modernismo acquisendo la fama di “scultore dell’architettura.”

Il rapporto con New York, così frenetica, viva e per certi versi destabilizzante, ha influenzato profondamente il lavoro dell’artista. Lì ha inventato la tecnica scultorea del “Sandcasting”, con cui la sabbia umida viene modellata in stampi riempiti poi da una miscela di gesso. Pertanto, rendeva possibile la realizzazione di grandi pannelli ornamentali. Le Corbusier, uno dei migliori amici dell’artista, ne era un grande estimatore.

Il fregio di Nivola al centro della mostra

Il fulcro della mostra ad Orani organizzata al Museo Nivola è il monumentale fregio semiastratto, realizzato con la tecnica del Sandcasting dallo studio BBPR nel 1954. Caposaldo dell’arte e dell’architettura italiana del dopoguerra, simboleggia di un nuovo approccio alla comunicazione d’impresa. L’opera era l’elemento centrale di un’istallazione in cui si intrecciano il mare, il cielo e le spiagge del Mediterraneo.

Il fregio originale è lungo 23 metri e alto 5. Grazie alle tecnologie di visual computing, stampa 3D e di videomapping è stato fedelmente riprodotto in scala 1:1. Con i suoi oltre 100 metri di estensione, è uno dei più grandi progetti di riproduzione tridimensionale con fresatura robotica mai realizzato.

La riproduzione in 3D ha esattamente le stesse misure dell’opera e permette quindi di osservare da vicino ogni minimo dettaglio. La realizzazione del progetto vede coinvolti la digital humanities Nivola X Olivetti, le università di Harvard, di Sassari ed altri enti di studio e ricerca.

La mostra si completa con una selezione di dipinti e disegni sul tema di New York. In tal modo, si sottolinea l’influenza che la metropoli americana ha avuto sull’artista.

«La mostra – dice Altea – ruota intorno a questo straordinario rilievo, esteso a coprire un’intera parete del museo, che ha esattamente le stesse misure dell’opera». «Il frutto della collaborazione fra umanisti, scienziati e imprese – aggiunge Camarda– . È lo stesso spirito di sperimentazione e costante innovazione che ha caratterizzato l’approccio di Nivola e dell’Olivetti».

Giuliana Altea e Antonella Camarda, curatrici della mostra

Fonti:

https://www.cagliaripad.it/558217/nivola-e-new-york-dal-15-aprile-la-mostra-a-orani/

https://www.sardiniapost.it/culture/il-rilievo-di-nivola-per-la-olivetti-riproduzione-in-3d-in-mostra-a-orani/

https://www.abitare.it/it/eventi/2021/06/09/costantino-nivola-in-mostra-a-new-york/

di Marta Sveva Romano

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