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I Musei Vaticani entrano nel Metaverso

Una sala dei Musei Vaticani
Visitatori presso una delle sale dei Musei Vaticani

I Musei Vaticani hanno annunciato che entro la fine del 2022 sarà lanciata “la Galleria NFT del Vaticano” per rendere le opere che compongono la loro collezione più accessibile.

Come già anticipato, i Musei Vaticani avranno la propria galleria d’arte NFT, ma non per entrare in un nuovo settore del mercato, piuttosto, per rendere fruibili i tesori conservati nella sua collezione.

Il progetto sarà sviluppato da Sensorium, una società impegnata nella tecnologia del metaverso, che ha già realizzato esperienze virtuali per grandi personalità dello spettacolo.

La società lavorerà affiancata da Humanity 2.0, un’organizzazione non profit gestita dal Vaticano e presieduta da padre Philip Larrey, titolare della Cattedra di Logica ed Epistemologia presso la Pontificia Università Lateranense in Vaticano,

Opera che rappresentò i Musei Vaticani alla Biennale di Venezia nel 2013
Studio Azzurro, In Principio (e poi), Padiglione della Santa Sede alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, 2013

La nuova galleria sarà fruibile sia tramite dei visori di realtà virtuale che i tradizionali e più comuni device.

Peraltro, non è la prima volta che lo Stato della Chiesa si apre alle nuove tecnologie.

Nel 2013, al primo Padiglione della Santa Sede alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, fu presentata “In Principio (e poi)”, una videoinstallazione interattiva realizzata da Studio Azzurro.

L’opera venne dedicata alla Genesi ed è attualmente in esposizione permanente nella Sala 13 dei Musei Vaticani.

Fonti:

Galleria NFT

I Musei Vaticani e gli NFT

di Giovanna Iossa

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