
Bologna, Collezioni Comunali d’Arte
Dall’1 aprile al 2 settembre le Collezioni Comunali d’Arte di Bologna presentano la prima mostra monografica dedicata al pittore Giuseppe Marchesi.
La mostra Leggiadro Barocco. L’attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone è promossa dai Musei Civici d’Arte Antica e curata da Antonella Mampieri e Angelo Mazza. Si incentra sulla fase giovanile della carriera dell’artista Giuseppe Marchesi, alla riscoperta di una figura artistica significativa che operò sul versante classicista della scuola bolognese del Settecento.

La mostra
La mostra ideata per le Collezioni Comunali d’Arte, che includono l’opera di soggetto storico Clemente VIII restituisce agli Anziani le chiavi della città di Bologna, si concentra principalmente sulla fase iniziale della sua carriera artistica, caratterizzata da eleganza e grazia. Tale periodo va dall’emancipazione del suo stile artistico influenzato dal moderato gusto arcadico di Marco Antonio Franceschini, fino al 1725, anno in cui l’artista intraprese la sua carriera in modo autonomo seguendo linee guida convenzionali.
Tra le opere esposte ci sono l’inedita coppia di pendant Mosé e le figlie di Ietro e Salomone incensa gli idoli (1725 ca.), ritrovati recentemente sul mercato antiquario ed esposti per la prima volta al pubblico da collezione privata. Alcune pitture “da stanza” di soggetto profano documentano al meglio lo stile giovanile dell’artista: le Quattro Stagioni, l’Ebbrezza di Noè, un ritratto in miniatura di Fanciulla e due vivaci disegni, il Ratto delle Sabine e il Ratto di Elena.

Giuseppe Marchesi, pittore dimenticato
La città cosmopolita di Bologna del XVIII secolo era caratterizzata da un’animata scena artistica. Tra i suoi numerosi pittori, spiccò Giuseppe Marchesi, noto per il suo carattere inquieto e per la sua imponente corporatura che gli valse il soprannome di Sansone. Dopo aver appreso le tecniche pittoriche da importanti artisti della generazione precedente, tra cui Aureliano Milani e Marco Antonio Franceschini, Marchesi continuò a dipingere seguendo il solco della tradizione classicista dei Carracci, di Guido Reni e dei loro successori. Da Milani prese ispirazione per alcune figure maschili atletiche e trasse da Franceschini una meravigliosa leggerezza nel rappresentare immagini di donne, bambini e angeli. Tale approccio stilistico era sostenuto anche dall’Accademia Clementina, la principale istituzione di formazione artistica di Bologna, di cui Marchesi fu membro e ricoprì svariati incarichi didattici e di direzione.
La grazia del Sansone
La maestria nel combinare colori intensi e toni accesi sul modello dei Carracci, con la delicatezza del disegno tipica della pittura di Franceschini, fece di Sansone un pittore molto apprezzato dal pubblico e dai suoi colleghi. Incredibile nel rendere carnagioni chiare, soffuse di un dolce rossore e armonia nella composizione. La sua produttività e la sua eleganza, accompagnate da una vivace vena narrativa, raggiungono il loro apice negli affreschi della chiesa di Santa Maria di Galliera.
A causa dei mutamenti nella storia dell’estetica che condannarono il XVIII secolo come un’epoca superficiale e priva di contenuti, la figura di Marchesi cadde nell’oblio. Solo a partire dagli anni ’70 dello scorso secolo, lo storico dell’arte Renato Roli riuscì, con grande abilità, a ricostruire l’intero catalogo delle opere dell’artista. Le ricerche successive, soprattutto quelle condotte da Antonella Mampieri e Angelo Mazza, hanno arricchito il repertorio delle opere conosciute di Marchesi.
INFORMAZIONI UTILI
DATE: dal 1 Aprile al 2 Settembre 2023
LUOGO: Collezioni Comunali d’Arte
INDIRIZZO: Bologna, Piazza Maggiore 6
ORARI: Martedì, giovedì 14.00-19.00
Mercoledì, venerdì 10.00-19.00
Sabato, domenica e festivi 10.00-18.30
Chiuso: lunedì non festivi, 1° maggio
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 051 2193998
E-MAIL INFO: museiarteantica@comune.bologna.it
SITO UFFICIALE: http://www.museibologna.it/